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dicembre
Caro papi, un anno che comincia è come un figlio che nasce. Dedichiamo dunque il neonato alla
nostra
E così sia. Buon anno nella
luce
di Maria e nel Suo Amore del quale mi inebrio.
Il vostro
persempre.
Ciao, ci risentiamo. Ci sempre-siamo. Ma veramente cara mamma tu pensi che io ti sono accanto solo quando scrivo e spedisco letterine? E se il vecchio scriba fedele fosse analfabeta o non sapesse scrivere, cosa dovrei inventarmi per convincerti che io sono accanto a te. Anzi, albergo nel tuo cuore e mi piacerebbe farlo comodamente, senza tanti sussulti o capriole, contorcimenti, accelerazioni improvvise o frenate repentine. Insomma senza pace, nonostante tutta la pace che con i miei santi colleghi cerco di infondervi. Anche loro, per quanto dolcemente bendisposti per natura nei tuoi confronti, ti riconoscono l'epiteto di mammabanana e così mi chiedono fraternamente tue notizie. Come sta mammabanana? L'hai sentita ultimamente?
Io ti sento sempre così
Dal vostro Epifanio.
Caro papi, molti credono che questa penna sia diventata troppo pesante per te e per questo motivo tu
non
scrivi più. Ma non è così. Le mie letterine hanno riempito pagine e pagine di
tutta
quella vita eterna che vi è concesso di sapere prima di ricongiungervi a noi in cielo. Che
L’uomo ha il dono della scrittura non solo
per
fissare la memoria delle sue gioie e dei suoi dolori, delle sue malefatte e delle sue buone azioni,
ma
soprattutto per
trascrivere la parola di Dio che è verità, vita e via ben
tracciata; quella
via che conduce alla vita eterna, unica
verità
che vale la pena di cercare.
Ogni tanto questa penna, che ha segnato il percorso
della
nostra esperienza consolatoria, affinché diventasse storia da condividere, con quanti si
lasciano
sopraffare da inesauribile e angoscioso dolore da rinuncia,
Caro babbo. Il mio amore per te, che forse non ti ho saputo testimoniare nella mia indimenticabile esperienza di figlio, e che forse tu non sei stato in grado di decifrare nella nostra avventura familiare, è immutato e ti giunge più puro e prezioso perché mondato da tutte quelle scorie terrene che molto spesso lo rendono incomprensibile. Non ti angosciare dunque per le occasioni mancate e per le opportunità perdute, perché l’amore che tu provi per me giunge a tua insaputa qui in cielo, privo di qualsiasi risentimento di padre ferito, e rallegra e riscalda il Cuore del Padre Buono e generoso di tutte le creature, del mio cuore filiale e quello di tutta la Comunione celeste. Non essere rancoroso. Non sentirti defraudato e mortificato.
Io sono vivo e vivo con te e con la mia mamma, e con tutti coloro con i quali ho
condiviso affetti nella mia intensa vita terrenae nella mia appagante
unione con voi, così forte e convinta da essere già immortale, sin dai miei primi battiti di cuore. In quel cuore che vi
abbraccia
tutti e nel quale conservo i più puri e sinceri sentimenti che mi avete dedicato e
continuerete a manifestare, sino al nostro ricongiungerci in cielo
Caro papi, sgombra il tuo cuore dalle ragnatele polverose che il dolore vi ha
depositato nel tempo, sicché il mio amore lo riempia in maniera prorompente e
totale. Fatti consigliare da mamma che è già sulla buona strada,
forse perché le donne di casa sono più propense alle pulizie domestiche. Solo così noi tre saremo quel numero primo e perfetto che ha previsto il
progetto
di Dio, che neppure il cosiddetto crudele destino è in grado di
spezzare.
Non abbatterti dunque, fatti forte della mia energia vitale e sappi che io
da
quassù, e nel posto e nella vita a te più attigua, non vi farò mai
mancare
la mia benedizione e la mia riconoscenza. Rimboccatevi le maniche. Datevi da fare e
soprattutto
non mi non ci deludete.
Con tutto l’
amore possibile che voi possiate per il momento immaginare e che io vi posso
incommensurabilmente offrire. Vostro Nichi per sempre. (Abbiamo recentemente incontrato a Spoleto i genitori di Nicola).
Caro papi, io ho fatto la mia parte. Ora spero di cuore la facciano con impegno anche i genitori di Nicola, che è qui in Cielo una creatura radiosa e amata da tutti. A te, vecchio scriba fedele, e alla mia cara mamma banana tanti dolci bacini.
E non dimenticate mai di pubblicizzare gli della fede.
Ciao miei cari papamma, quale migliore occasione del giorno dedicato agli Angeli per ritrovarsi
insieme?
Cara mamma banana, temevi che sarei mancato all’appuntamento per colpa del solito pigro e
ormai
affaticato scriba? Non dimenticare che, nonostante tutti gli acciacchi, lui rimane sempre fedele e
non
manca mai di rendersi disponibile quando lo sollecito. E tu? Cara mamma,
Cara mamma, Colei che fu consacrata a essere la Madre di tutte le madri del mondo, e che noi
festeggiamo
qui in Cielo nei nostri per sempre,
Cara mammabanana, Tu vuoi sapere come sto. Ti assicuro che sto -oso dire-
Pertanto ... Bacioni dal vostro spazzacamino.
Quest'anno la festa della mamma coincide con la celebrazione del centenario delle apparizioni di Fatima. Forse vi farà piacereileggere in il racconto del mio viaggio a Fatima.
Cara mamma, cosa vuoi che rappresenti poco più di mezzo secolo, rispetto
all’eternità? Cinquantuno volte il tempo che la terra su cui vivi impiega a compiere un
giro completo intorno al sole? Quisquilie, cara mamma, nell’immensità di
quell’universo che l’uomo si ostina a misurare con la clava, e si rifiuta di esplorare
con
la forza dell’amore. Anche se oggi si festeggiassero in terra i miei cento o mille anni di
vita, le mie sembianze rimarrebbero immutate rispetto a quelle che
si
manifestano
Cara mamma,
Ora è giunto il tempo di concedere al vecchio scriba il temporaneo riposo notturno. Quindi vi auguro la buona notte, nonostante qui risplenda tutto, io compreso, di Luce eterna.
Bacioni luminosi. Il vostro pippo spazzacamino.
Caro papi, tutti mi chiedono, tutti mi cercano, tutti mi vogliono vivo, come non bastassero tutti i
reportages che vi ho indirizzato dal cielo come inviato speciale, e soprattutto se si tiene conto
dell’emozione che le mie letterine hanno suscitato in voi lettori, e i sentimenti
d’amore e
di speranza che continuamente stanno a testimoniare l’effetto che mi portate, e la gratitudine
che
riservate a mammabanana.
E’ tempo dunque che le confidenze che vi giungono per mio
tramite,
ma soprattutto
Non meravigliatevi dunque che
Perché tutto ciò
avvenga
non ci vogliono tempi biblici.
Io sarò sempre accanto a voi. Il vostro per sempre
figaro
qua figaro là.
Cara mamma, caro papi, oggi ero con voi nel tempio di Dio per condividere la commozione vostra, dei
vostri amici e del vostro ispirato amico officiante. Che il Signore vi benedica. E così sia.
(Il giorno 22 di ogni mese, facciamo celebrare una Santa Messa per Emilio.)
Eccomi qua,
Allora, cara mamma, non strapazzarmi il vecchio scriba fedele, che è già tanto
impegnato a
stare appresso a te e a tutti quelli che gli affidano la loro salute. Fatti paziente anche tu, e
troverò altri canali di comunicazione per farmi sentire a te vicino. E soprattutto fa uso
della
A voi, miei genitori adorati, e a voi tutti, miei cari e affettuosi lettori, la gratitudine e la
Che il Signore vi protegga tutti vegliando su di voi. E così sia. Il vostro indaffaratissimo figlio e fratello.
Miei cari, oggi l’umanità credente gioisce e si commuove, e ancora si stupisce per l’assunzione di Maria Immacolata in Cielo. Perché, la Concepita senza peccato avrebbe dovuto varcare i cancelli della morte, quei cancelli che il divino Suo Figlio ha spalancato, facendoSi agnello sacrificale?
Una tale creatura, non conoscendo peccato, ma patendo per gli altrui peccati, era già
I tuoi devoti figli, il tuo devoto Emilio con tutta la gratitudine che ho avuto in dono da mamma e
papà.
vostro Bacioni di figlio felice, persempre accanto a voi.
Che senso ha, caro papi, misurare la mia eternità con il metro degli anni tuoi trascorsi e da
consumarsi, e che senso ha, cara mamma, trasformare i momenti di grande armonia condivisa con me in
esperienze da rievocare in corruganti dolori, piuttosto che in
Dove e
Vi esorto a vivere serenamente la vita a venire, per
Vi aspettiamo fiduciosi. Bacioni. O-O/
Il presepio nella grotta dei pastori a Betlemme
Carissimi mamma e papà, carissimi tutti, eccomi con voi per il consueto incontro con Gesù bambino e con i suoi genitori. L’Emmanuele si appresta a nascere sulla terra per far parte dell’umanità con la complicità servizievole e partecipe di Maria e di Giuseppe, per dar vita al progetto divino di Redenzione.
Noi quassù, riuniti ormai persempre con gli attori di questa poderosa rappresentazione,
viviamo
questo evento nella consapevolezza che questa, che è per voi annuale ricorrenza, rappresenta
Solo così, nell’immancabile perdono di Dio misericordioso, ogni cuore contrito potrà
esultare di Gioia per essere attore in quel
Nell’imminenza della Santa Notte
Con immenso Amore. Il vostro persempre.
Miei cari, nell’Epifania il Verbo Si manifesta in carne, tra lo stupore degli umili e dei
semplici
e l’adorazione dei dotti. E mentre Maria, la serva del Signore, osserva tutte queste cose e le
custodisce nel Suo cuore già misericordioso e consapevole,
L’umanità tutta dovrebbe meditare con adeguata consapevolezza sul significato di questo
evento che superficialmente segnerebbe la fine delle festività natalizie, e in particolare
quella
della natività. Infatti
Allora seguiamo con fiducia speranzosa l’
Affidiamoci, in questo percorso, oltre che al rinnovato invito del Cristo risorto a farci guidare da Lui, alla protezione di Maria Misericordiosa, che non si è mai rifiutata di osservare e adempiere con fede i consigli del Suo Dio.
Buone gioiose feste da dedicare alla giornaliera scoperta della generosità di Colui che è principio e fine dell’umano destino, a Lui consacrato. Un caldo, amoroso abbraccio dalla sterminata, indescrivibile moltitudine di quanti come me -il vostro Emilio- già godono di questa gioiosa beatitudine.
Il vostro persempre.
A cosa servono dei fogli bianchi e una biro lasciati così per caso sulla scrivania? Tu che
dici
caro papi? Per fare i conti? Per scarabocchiare? Per fare disegni? Per fissare su carta pensieri o
ricordi? Oppure per
Il
vostro
Caro vecchisimo vecchio papi, non c’è bisogno di ricorrere a un paio di occhiali per
ricevere le mie letterine. Mi riferisco a quelli che per l’occasione ora porti sul naso. Ci
vogliono quelli della fede, molto meno ingombranti ma certamente più efficaci nel correggere
le
anomalie ottiche del cuore
e le deformate visioni
dell’anima.
Neppure gli occhiali della fede -di nostra conoscenza- ne sono
capaci, dal momento che
(Il 6 febbraio Papi compie 80 anni - "Finché la testa vive" è un libro di Luce d'Eramo, che tutti e tre abbiamo molto amato).
Caro papi. Ci vogliono mente sgombra e cuore leggero, ma gonfio d’amore, per entrare in
contatto
con il cielo: sia per ricevere letterine, sia per indirizzarvi suppliche e preghiere. La strada da
percorrere è una sola, ma vi è
Qui mi fermo, caro papi, nella speranza
Vi voglio bene. Veglio su di voi e so che ci risentiremo presto, ne sono certo. E
Bacioni in Cielo,.bacini in terra.
(Due mesi e tre settimane dall’operazione -5 dicembre 2017. Sono a casa dal 17 dicembre).
Cara mammabanana, qui in cielo da dove ti scrivo o, se preferisci, nel mondo a voi attiguo, dove spazio e tempo non ci angustiano, siamo tutti in fiduciosa attesa di una tua ormai sollecita ripresa nel corpo e nello spirito. Per entrambi noi siamo in comunione, attivi con volenterosa partecipazione in preghiera incessante ed energizzante, nel convincimento che la carne risponderà nei tempi e nei modi previsti ai danni prodotti dalla malattia e cure correlate.
Per quanto riguarda invece lo spirito ti devo confessare che le nostre preghiere trovano una certa qual resistenza a essere lenitive e suadenti. Ad esse devo quindi aggiungere per iscritto quella mia personale di amorevole figlio, di avere cura di te stessa anche nell’anima, mettendo da parte qualsiasi suggestione o risentimento nei confronti della vita, che non ti ha risparmiato dolori, e tuttavia ti ha gratificato di gioia, amori, affetti e ammirazione, e soprattutto ti ha fatto ricca di ratio finalizzata a renderti brillante di mente e solida nella fede.
Non lasciarti dunque prevaricare dal dolore materiale, che il corpo carnale ti costringe a sopportare nella foga di guarire. Veglia piuttosto sulla tua anima, perché non scemi il nitore della luce che emana, proprio perché donata a piene mani dal Dio dell’Amore. È tesoro da curare e da alimentare con l’amore di quanti ti amano, ti vogliono bene e ti coccolano. Come io faccio da quando ti sono più vicino di sempre.
Armati di argentil e lucida con energia la lampada luminosa che il Signore e Maria Misericordiosa ti hanno affidato, non solo il giorno natale, ma da trasportare orgogliosamente alta e rivolta al cielo, per illuminare la storia di tante altre anime disperse nel buio della vita. Non le abbandonare. Abbiamo fatto tanto per loro, raccontandoci con tutto il cuore. Non possiamo far mancare loro il nostro esempio, il nostro sostegno, la nostra solidarietà.
A ognuno di noi 3 è stato affidato un preciso compito. Tu, cara mamma, hai quello di essere una mammabanana. Papi, quello di vecchio scriba fedele. Io quello di Pippo in CielO-O/. Perciò dobbiamo mantenerci in forma. Quassù ci tengono tanto e non Li possiamo deludere. Diamoci da fare per meritare la fiducia concessa e facciamoLi felici ancora di più.
Con infinito amore.
11 marzo 2018
Che mi vuoi chiedere cara mamma, che non ti abbia già detto, di quanto ci è concesso di dire a noi messaggeri celesti? Non siamo noi che decidiamo. Esiste, lo sai bene, una gerarchia consolidata qui in Cielo e nessuna iniziativa può essere intrapresa senza Superiore Consenso. Quel consenso che mi ha permesso di inviarvi tantisime letterine amorose, finalizzate a lenire il nostro dolore e a scuotere anime non credenti, o agnostiche o disperate o bisognose di un minimo di conferma del loro credo.
L’unica novità che ti posso confidare, cara mamma, a titolo del tutto personale,
è
che provvisoriamente e sine die sono stati rinviati i festeggiamenti riservati ad accoglierti qui
tra
noi. Non te ne fare un cruccio.
Fine della letterina, ma bacioni in eterno. PersemprisimO-O/
Ciao a tutti. Gesù sta trascorrendo tra noi dormienti le ore più tragiche della Sua umana esistenza, alle quali è andato risolutamente incontro con il piglio di un condottiero che, rotti gli indugi, si appresta ad affrontare il doloroso trionfo della Vita. E noi siamo qui che dormiamo il sonno dell’indifferenza, che Egli ha quasi pudore di disturbare.
Destiamoci, destatevi dunque, per vegliare su questo
In questi tre giorni il vostro fratello
Cara mamma, ti ricordi di quella volta in cui mi chiedesti cosa c’era in un uovo di Pasqua? Eccoti la risposta: /O-O/.
Uovo uguale cuore.
Sorpresa uguale Amore. Bacioni e buona Sorpresa dal tuo Emilietto persempre. Fine della trasmissione, scritta, s’intende. Quella Amorosa è eterna e pertanto
inesauribile. Grazie vecchio scriba fedele per la paterna collaborazione. Vi voglio una infinità di
Bene. O-O/
(NOTA. Penso che queste ultime parole riguardino una domanda che mi è stato chiesto di rivolgere a Emilio.
Domanda che non gli ho fatto, perché da tempo abbiamo compreso che ascoltare è meglio che chiedere. Emilio, senza dirlo esplicitamente, ce lo ha fatto capire in più occasioni. E tra queste ricordo
l'episodio al quale adesso si riferisce, di cui si può leggere in Diario di un angelo, alla data 7
aprile 1996 (Santa Pasqua).
Così avevo interpretato la frase di Emilio, ma ...alla Santa Pasqua
mancava
ancora una settimana.
- La letterina e la nota sul contenuto sono state pubblicate il 27 marzo - la Santa Pasqua
quest'anno
cade il 1 aprile).
Ma ... Niente di tutto questo. La vera spiegazione è arrivata la sera del giorno di Pasqua, -il
L'uomo di Pasqua è stato donato ai piccoli degenti del Bambino Gesù. Mi hanno riferito che hanno
gradito
molto, è stata una dolce sorpresa anche per loro che hanno festeggiato con grande allegria. La
sorpresa
contenuta nell'uovo era un pacco proporzionato alla grandezza del contenitorE, una
bella
sacca da viaggio.
Solo la fantasia potrà aiutarci a riempirla di cose belle e buone.
A proposito, colgo l'occasione per spiegare che queste
Miei cari, Cristo è risorto ma prima di tornare alla Casa del Padre si
concede
una
sorta di licenza premio,
per ritrovarsi con i compagni di viaggio e
ricordare
loro che non li dimenticherà mai. Anzi, ne farà
autorevoli testimoni del Suo
vissuto, e depositari del Suo Verbo.
Comincia così l’
avventura del
buon cristiano, in un percorso paragonabile alla
staffetta
in cui da
tedoforo passa di mano in mano
il testimone che è simboleggiato dalla Croce,
non
già strumento di tortura e di dolore, ma piuttosto
Buona Resurrezione e benedizioni amorose dal vostro O
MAMMA PERSEMPRE
13 maggio 2018 festa della mamma
Sei proprio la solita mammabanana, cara mamma. Ogni giorno dell’anno, e
E quando ci raggiungerai per vivere con noi la nostra e la tua personale eternità noi ti
accoglieremo festosi, perché mammabanana è con noi persempre e non deve più
aspettare un giorno dell’anno a lei dedicato e da condividere con mamme nonbanane. Cara mia
dolce
mamma,
Abbi Fede, cara mammabanana.
Caro vecchio papi, ti aspetto per approfittare ancora una volta della tua preziosa penna, senza la quale non resterebbe traccia degli auguri che desidero di rivolgere, amorevolmente rivolgere alla mia adorata mamma banana per i suoi settantasette anni. Undici volte sette. Undici rose rosse dai sette petali. Undici volte bacini. Undici canti angelici che si innalzano dai sette cieli degli angeli, per festeggiare un triplice evento, una triplice ricorrenza e per dare lustro a due numeri perfetti, il Sette e il Tre. Il tre è quello che ci unisce per sempre, tu madre adorata, anche se banana, tu vecchio padre scrivano e io vostro figlio, un una unione perfetta Cielo-terra che la vita non è riuscita a spezzare, e la morte la consoliderà per l’Eternità nell’Amore di Dio e della Santissima Trinità. Buon compleanno mamma cara. Dà una carezza particolare alla pettegola scodinzolante che festeggia con te il suo anno numero sette. E abbraccia per me il caro scriba fedele. Su voi tutti la mia fedele benedizione. Con Amore infinito.
Emilionomastico
Cari amici di Emilio, presto pubblicherò nuove letterine di Emilio ricevute nei mesi estivi e spero anche in settembre. Intanto ... ecco una sorpresa che ci ha regalato il vecchio amico Aldo Sabatini, sempre fervido di originali iniziative. Deve aver preso alla lettera le parole: "Le mie letterine sono per tutti". Grazie Aldo, sei pieno di fantasia (volevo dire "fantastico"!).
(Se qualcuno di voi per caso non ricorda il cinese)
Miei cari, la carità è il dono più prezioso da preservare e da elargire e, al tempo stesso, quello
più
difficile da praticare. Carità è amore attivo, amore che nulla pretende, che nulla chiede in cambio,
neppure la sintonia di chi lo riceve. Mentre richiede la sintonia di chi lo concede, sintonia con
Dio e
sintonia per chi ne è fatto oggetto. Carità non è elemosina, non si fa carità consegnando un obolo e
stando bene attenti a non toccare la mano protesa a riceverlo, per evitare qualsiasi contatto umano.
Quando si dona amore, va manifestata la gioia per la generosità di dare, di cedere qualcosa di
personale.
Cosa vi è di più bello di un abbraccio per esprimere il sorriso del cuore? Aprire le braccia per
accogliervi dentro il prossimo è dare sfogo alla gioia del cuore in una fragorosa e festosa risata,
una
di quelle da farsi venire lacrime di felicità. Felicità che nasce dalla consapevolezza
dell'attitudine
di concedere misericordia. E non si può essere misericordiosi se si ha paura di essere toccati dalle
sozzure altrui, dai peccati degli altri e magari di venirne contaminati. Essere caritatevoli è
darsi,
non dare, è concedersi piuttosto che concedere. Cioè cedere un po' o tanto di sé a qualcuno, per
goderne
insieme. E' farsi e rendersi partecipe della stessa parte di quell'amore che anima il progetto di
Dio e
lo rende inesauribile motore dell'universo eterno. Di quell'Amore che si è consegnato all'uomo condividendone le lacerazioni della carne e dell'anima, per significargli nell'esperienza
sacrificale
l'unico vero ed immutabile valore della carità. Farsi veicolo dell'amore che ci fa gioire in Dio per condividerlo con chi ha la stessa promessa e lo stesso diritto alla Sua Misericordia. Dichiarare il
proprio amore a Dio ed amarLo nel prossimo. Donare Amore sull'esempio di Dio ed in Nome e per
volontà di
Dio. Testimoniare concretamente l'Amore di Dio. Saper fare tutte queste cose stupende, miei cari, è il dono più prestigioso che il Signore abbia
voluto
concederci. A noi cittadini del cielo e a voi abitanti della terra è affidato il compito di
distribuirlo
a piene mani con sapiente prodigalità, senza timore di esaurirlo o di sperperarlo o addirittura di
sprecarlo con chi non lo merita. Non sta a noi esprimere giudizi in merito, dobbiamo invece invocare
la
Misericordia del Padre proprio sui più bisognosi, e nessuno sa meglio di Lui chi essi siano. E più
saremo caritatevoli più saremo ricoperti delle attenzioni di Dio, ricompensati dalla Sua
gratitudine,
dalla Sua carità, dal Suo Amore. E ditemi se questa non è carità interessata, carità pelosa. Il
Signore
non disdegna però questo tipo di pelosità, anzi, in un certo senso la stuzzica, la sollecita. Lo
addolora piuttosto quella pelosità che ricopre cuori e anime di molti Suoi figli dimentichi
dell'amore
al quale sono stati destinati e votati per divina eredità.
Se "votati alla morte" è il motto scriteriato di alcuni che si definiscono coraggiosi, "votati
all'amore" è il motto di tutti quei figli di Dio che hanno il coraggio di destinare al prossimo loro
lo
stesso amore che dedicano a se stessi. E qual è il motivo che spinge l'uomo ad amare se stesso, se
non
quello dell'orgoglio di essere al centro dell'Amore di Dio, delle Sue premure, delle Sue
preoccupazioni?
Per questo l'Amore di Dio è il più caritatevole che si conosca. Altrimenti, che razza di Dio
sarebbe? Ed
io come potrei sperare nel Suo perdono per queste mie birichinate? E voi come potreste coltivare la
certezza di riabbracciarmi? Al tempo stesso coltivate la carità, e che il Signore vi protegga e vi
guidi
sulla strada dell'amore.
Ciao. Molto amorevolmente . (27 aprile 2003)
NOTA - Vi avevo parlato di uno scherzo. Forse anche le coincidense sono uno scherzo. Perché si dà il caso che, dopo pochi giorni dalla pubblicazione in questo sito della traduzione in cinese della lettera di Emilio -precisamente il 22 settembre (giorno anniversario di Emilio) la Cina e la Santa sede hanno firmato una storica intesa: "Il 22. 09. 2018 alle ore 12: La Santa Sede e il governo di Pechino annunciano in un comunicato congiunto la firma del trattato, presentandola come "frutto di un graduale e reciproco avvicinamento dopo un lungo percorsodi ponderata trattativa". Le nomine episcopali d'ora in poi avverranno con l'avallo del Pontefice, cui spetta l'ultima parola e la lettera ufficiale di nomina".
6 agosto 2018
Miei carissimi mamma e papà, ci si risente dopo un po’ di tempo, di tribolazioni terrene, l’unica unità di misura reale del tempo irreale che si consuma in terra, e che vedo affliggere particolarmente la mia mammabanana. Ma verrà il tempo, cara mamma, quello reale dell’eternità, in cui gli affanni, le malattie, i dolori fisici e morali, i dispiaceri, i malumori cesseranno di esistere, scompariranno persempre dalla memoria e non potranno così essere oggetto di rivendicazione sindacale da far pesare al cospetto di Dio.
Con infinito Amore punto esclamativo. Grazie papi per la collaborazione.
il tuo Pintulino
Cari miei attempati mamma e papi,
Eravamo stufi di vedervi tristi, immusoniti, scontenti e spesso polemicamente rancorosi. Essere
attempati, miei cari, non vuol dire essere malati di tempo e per il tempo trascorso insieme, ma
unitamente lasciarsi lambire dal tempo residuo, che, inevitabilmente lasciando tracce indelebili
nelle
vostre carni, non deve minimamente scalfire la
Noi,
Buona festa, miei
cari, buona festa per ogni giorno, mese anno che desidero trascorriate nella
serenità di chi ama sapendo di essere amato. Soprattutto vi sollecito a sentirvi amati dal mio amore filiale. Bacioni e sogni d’oro dal
vostro persempre.
19 agosto 20181
Ciao mammabanana, comprendo e condivido la tua ansia materna, e quindi insopprimibile, di avere mie
notizie; ma per quanto tenero sia il sentimento che l’alimenta, devi capire che, nonostante
sia
minima la distanza che divide il mio pensiero, divenuto spirito, da quello incarnato nella mente del
vecchio e fedele trascrittore, le vie da percorrere e le sinapsi da utilizzare,
ormai
un po' arrugginite,
(ieri papi ha smesso di scrivere perché la scrittura era stentata).
Il caro
scriba non ne ha colpa, oberato com’è di preoccupazioni e partecipazioni emotive.
Solo così le suppliche viaggiano speditamente e giungono a destinazione in tutto
il
loro incontaminato fervore, intenerendo i già teneri cuori dell’Onnipotente, di
Gesù
e della Sua, nostra e vostra Madre Santissima.
15 settembre 20181
Caro papi, quando
il Signore, non contento di questa
Dunque
Dio,
questo
Padre formidabile e insostituibile
Due, come distributore inesauribile di Amore di Padre
Tre, come Padre-Madre amorevole, Figlio Adorevole e Santo Spirito Ispiratore-Purificatore.
Più matematico di così!
Evviva Dio
Papamma.
Non ci rimane altro che lasciarci avvolgere e cullare nel Suo Amore
irrinunciabile.
Con tutto l’amore della Comunità dei Santi, grazie papi e vecchio scriba della preziosa
collaborazione grafica e grazie alla mia dolce mammabanana che, pur nelle vicissitudini dolorose
della
sua vita, trova forza nella fede e nelle preghiere che ci toccano teneramente il cuore.
Bacioni.
13 ottobre 20181
Caro papi, linea disturbata sulla lunghezza d’onda della salute, perciò letterina
breve,
concisa ed essenziale, per raccomandarti di avere riguardo e per rammentare a te e a mammabanana che
con
gli amici comunitari di quassù
Dunque mettiti tranquilla, cara mamma, e non te la prendere se il vecchio scriba fedele non è il splendida forma. Tanto io vi amo lo stesso per sempre, ve l’ho già dimostrato e non cesserò di farlo, fino a quando potremo finalmente dircelo guardandoci negli occhi. Godetevi la serata con i vostri cari amici affettuosi, che non cesserò mai di ricoprire della mia benedizione, che si accompagna a quella della nostra Madre Celeste, della Quale sono tanto devoti.
Bacioni eterni. persempre.o-o/
28 ottobre 20181
Caro papone, vediamo un po’ dove ci porta questa penna scelta tra le tante. Vuoi vedere che l’argomento è la vista?La cosa si fa interessante. Non ti pare? Data la tua carica istituzionale, ma soprattutto in virtù della tua natura tapiresca, di andare nelle viscere più profonde delle questioni che ti riguardano, nalizzandole nei minimi particolari.
Il vedere è senz’altro la facoltà sensoriale più importante di cui ci ha fornito il Lungimirante Padre Celeste.
Gli occhi, questi
organi gemelli così strutturalmente semplici, ma così funzionalmente belli e
complicati
nella vita di relazione, non furono creati solo per guardare il Bene e il Bello del
paradiso terrestre, ma soprattutto per riconoscervi la mano di Dio, non solo per
orientarsi tra le piante rigogliose e feconde che lo adornavano, ma per distinguere il Bene
dal
male e per godere la felicità e l’Amore che il Creature vi aveva profuso a
piene mani.
Così operando,
Non vedere Dio. Ma
Le scritture non ci aiutano a sciogliere questo dubbio, che è uno dei tanti che affliggono
l’animo dei credenti, ma anche gli animi dei non credenti e degli agnostici. Allora, caro papi
e
cari lettori, cara mammabanana, credetemi se
A volte succede.
Ricordate che gli O-O\ della Fede sono gratuiti e garantiscono la visione delle fiamme infernali, e la dannazione delle anime di quanti hanno preferito diventare ciechi alla Luce dell’Amore di Dio. Evviva il Grande Oculista.
Evviva il Padreterno dell’Oftalmologia. Vi amO-O\ O-O\ VO-O/STRO-O/
DICEMBRE 2018
23 dicembre 20181
Miei cari, la devozione e la fede ci dicono che sta per ripetersi il
Ecco. I pastori già sono in cammino, dietro le indicazioni della luce, verso il luogo
dove
A tutti gli amici lettori di Emilio auguriamo un lieto e sereno
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